Pittore e scultore
Giuseppe Cavallo
Giuseppe Cavallo
Pittore e scultore
Dipingere con la luce, scolpire l’aria
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Opere
Biografia
Sono nato il 15/05/1944 a Rosolini (Siracusa), mi sono diplomato in ragioneria, nel 1972 ho frequentato un corso di nudo presso l’associazione “GADA” di Firenze. Nel 1973 ho frequentato la scuola libera di nudo dell’Accademia di Firenze.
Naturalmente il mio percorso è comune a tanti, molti disegni, dipinti di paesaggi, ritratti, nature morte, quindi le prime composizioni di fantasia, la volontà di dare dei contenuti ed un valore alle cose, andare a vedere mostre, studiare la storia dell’arte, scoprire pittori del passato, noti e meno noti, che hanno avuto un’importanza nei percorsi che ha preso l’arte fino ai nostri giorni.
L’approccio alla scultura è avvenuto verso i trent’anni, sentivo che mi mancava qualcosa, il colore sulla tela tendevo a modellarlo, in questo trovavo affinità con il modellare la creta e così ho cominciato a modellare lavorando sui volumi, sui volumi e lo spazio intorno, volevo modellare l’aria e per poterlo fare ho ridotto i volumi, li ho resi filiformi, ho diminuito i punti di appoggio, perché volevo una composizione fatta d’aria e nell’aria, delimitata da poco più che suggerimenti.
Critica
L’arte di Giuseppe Cavallo procede lungo rotte sconosciute e sentieri inesplorati, cimentandosi in continue avventure d’avanguardia. Vero e proprio Don Chisciotte della pittura contemporanea, l’artista, proprio come il paladino di Cervantes che tenta di ristabilire la giustizia, combattendo contro i mulini a vento di un’arte sempre più parossistica, persegue con tenacia la ricerca della realtà in pittura con unica guida “il senso del vero” sviluppato in anni di lavoro nelle più svariate tecniche artistiche, pittura, scultura, incisione, ceramica e fotografia.
Avvertendo dunque l’inconsistenza e vacuità di una esperienza pittorica che si limiti ad una conoscenza empirica della realtà oggettiva, Giuseppe Cavallo, in sella al suo fedele ronzinante, ovvero la fantasia, giunge a nuove realtà; nuove utopie immaginative che, come le tessere di un puzzle, si compongono in frammenti di colore. La realtà infatti viene interpretata come un flusso di fenomeni percepiti nella variazione delle loro strutture, è convinto che il colore non esiste, esiste solo la luce.
La superficie pittorica si frammenta così in innumerevoli tasselli variopinti, diventando metafora di una realtà concepita secondo le attuali leggi della fisica quantistica, in cui tutto, compreso lo spazio e la materia stessa, sono “quantizzati”. Un’arte, quella di Giuseppe Cavallo che si avventura oltre i confini dell’esperienza sensibile, dando vita a curiosi divertissement di disvelamento di nuove realtà.
Virginia Bazzechi – Ganucci Cancellieri
Mostre
Partecipazione a molte collettive
1974 personale alla galleria Perseo di Firenze
1978 personale alla galleria Librarte di Firenze
1980 personale alla galleria il Punto di Firenz.
2003 prima personale online
2009 seconda personale online
2012 inizia il blog online 9999giuseppe1
2014 personale presso la Società delle Belle Arti
2017 Personale presso la Società delle Belle Arti
2018 Collettiva preso La Società delle Belle Arti
2019 Mini personale presso la Società delle Belle Arti
2019 Personale presso la Società delle Belle Arti