Pittrice

Francesca Guetta

Francesca Guetta

Pittrice

L’arte è passione
Oscar Wilde


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Biografia

Francesca Guetta è nata a Firenze, dove tuttora vive e lavora. Ha partecipato a numerose rassegne artistiche e concorsi sia in Italia che all’estero ricevendo diversi premi e riconoscimenti. Tra le recenti mostre personali si segnalano nel 2015 : “Un chicco, un profumo per il mondo…aspettando l’Expo”, Istituto Agronomico per l’Oltremare – Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Dipartimento per la Cooperazione allo Sviluppo – Firenze; “Un caffè con Michelangelo ed i Futuristi “, Società delle Belle Arti, Circolo degli Artisti, Casa di Dante – Firenze ; nel 2016/2017: “ Un regalo ad Arte “, Tornatora Art Gallery – Roma; nel 2017 :esposizione in modalità mini personale all’interno della Mostra d’Arte Contemporanea “Artisti in San Lorenzo”, cripta della Basilica di San Lorenzo, Salone Donatello, Firenze; nel 2018 : “Dialoghi in divenire “, Simultanea Spazi d’Arte, Firenze; nel 2018 : “Frammenti di storie e colori “, Complesso Monumentale del Polo Museale dell’Ex Monastero dei Benedettini , Sala Pietro Novelli, Monreale (Pa) ; nel 2019 : “ Tra Surrealismo ed Astrattismo – Tre percorsi paralleli “, Società delle Belle Arti, Circolo degli Artisti , Casa di Dante, Firenze ; esposizione in modalità mini personale all’interno della   Mostra “ Terra Madre “, Società delle Belle Arti, Circolo degli Artisti, Casa di Dante, Firenze; nel 2022 : “ La natura imbrigliata “, Galleria White Cube, Veroli ( Fr ); nel 2022 : “ Un coacervo pittorico di intriganti stilemi “, Galleria La Bomboniera dell’Arte, Roma.

Nel 2022 “ Francesca Guetta di Identity Collective “ presente alla 59. Biennale di Venezia Arte, Padiglione Nazionale Grenada, sinossi dell’opera To Ukraine

Le sue opere sono pubblicate in più di cento cataloghi editi in occasione degli eventi espositivi a cui ha partecipato. E’ inserita nella raccolta stampe e disegni della collezione Vittorio Sgarbi. I suoi dipinti si trovano in collezioni pubbliche e private.

Hanno scritto e/o parlato del suo lavoro : Giovanna Laura Adreani, Nella Guelfi, Barbara Angiolini, Faustina Tori, Paolo Levi, Roberto Lasciarrea, Alfonso Confalone, Carmelina Rotundo, Sossio Settembre, Manrico Testi, Salvatore Russo, Daniele Radini Tedeschi, Dino Marasà, Fabio Bianchi, Mariarosaria Belgiovine, Daniela Pronestì, Pompea Vergaro, Lidia Silanos, Roberta Filippi, Letizia Lanzarotti, Lucia Benvenuti, Elisa Siliatici, Francesco Chetta, Rosario Pinto , Carla Grassano, Ciro Manzolillo, Silvia Arfelli ,  Giampaolo Trotta , Claudia di Cera, Maria Grazia Londrino, Marilena Spataro , Alessandra Macchitella, Anthea Notarangelo, Arianna Fantuzzi,  Gianni Dunil,  Francesco Urso, Sandro Serradifalco,  Riccardo Carapelli  Silvia Ranzi, Diego Fusaro, Mara Ferloni,  Elena Gradini, Iff ( Isabella Fortunato Fedriga  ),  Ivan Caccavale , Maria Araceli Meluzzi, Stefania Pieralice, Siro Perin e Gastone Ranieri Indoni.

Critica

Gesto, segno e colore sono tutti elementi che concorrono nella pittura di Francesca Guetta alla necessità di comunicare nella massima libertà la sua intensa partecipazione alle modulazioni della Natura, al progredire della civiltà dell’uomo, alle speranze di un futuro. C’è un ritmo in queste sue opere. Il segno incide gli spazi, la luce è ricavata dal bianco in una composizione che è anche armonia, ordine ed invenzione, pur trattando un tema di disordine mondiale. Una ricerca per un linguaggio rapido ed efficace con una pittura che tende alla semplificazione, alla essenzialità perché il tempo è finito. Francesca Guetta dipinge frammenti alla deriva, legami spezzati e paesaggi devastati. La sua pittura evoca non inveisce. Colori imbrigliati e bianchi sporchi in una intonazione nella quale si misurano i frammenti in un rincorrersi, in un alternarsi di spazi e quel poco di azzurro è destinato non alle rondini del cielo ma ai migranti del mare. Particolari presentati con una accortezza attenta e reale, accompagnata da scritture casuali di parole comprensibili che affondano come ferite, come tagli profondi, nella corteccia degli alberi, nella tela del mondo.

Giorgio Falossi

“Il suo talento rende unico un linguaggio espressivo che possiede la preziosa dote della comunicatività. La creatività è la forza motrice della sua arte che permette di realizzare opere pregevoli, riproducendo le emozioni di una realtà ispiratrice. Arte ricercata, che contempla ed esalta la bellezza regalandoci autentici attimi di pura poesia. Ogni opera è caratterizzata da una perfetta armonia compositiva, frutto di un’attenta maestria tecnica affinata con lo studio e l’esperienza.”                                                                 Paolo Levi

“ […] La sua opera – altamente concettuale e sempre legata a temi sociali ed universali – è un vero e proprio percorso catartico di autocoscienza culturale che l’artista segue. Possiede un filo conduttore tramite il quale l’autrice vuole farci riflettere su realtà profonde.

Una visione – quella di Francesca Guetta – realistica e disincantata, ma non esistenzialisticamente pessimistica, sempre velata di un’aurorale speranza. Questo non viene smentito neppure in questa occasione.

[…] Così, fra bagliori di punti di colore e spigolosi triangoli e fili spinati del tormento, fra lacerti di pensieri e scritti che divengono icone immortali della memoria, tra laceri di casacche di uomini ridotti allo stato vegetativo e grezzi ‘muri’ di foto in bianco-nero, che accolgono l’azzeramento e la resurrezione dell’anima umana, con le sue angosce profonde come il gorgo di un incubo paralizzante e con le sue illuminanti intuizioni di speranza, Francesca Guetta ci riconduce alla concretezza della realtà priva di retorica, fra riflessione, memoria e speranza, osservando senza sentimenti di castrante vendetta quello che è stato il più grande genocidio nella storia dell’umanità. “         Giampaolo Trotta