Concerto di pianoforte

La tastiera del 700 - Angela Aloi

Descrizione

Concerto di pianoforte La tastiera del 700 di Angela Aloi.

Il concerto è dedicato interamente alla musica del ‘700, dai primi decenni del secolo alla seconda metà.

La Partita n.1 in Si bemolle maggiore è dei primi anni di Lipsia e fu pubblicata insieme ad altre cinque nel 1731. Qui Johann Sebastian Bach (1685 – 1750) usa il termine partita come sinonimo di suite; la struttura è analoga a quella di una Suite di danze, che nella musica per tastiera nasce a metà del ‘600 con Froberger, Louis Couperin e altri. In queste Partite Bach tratta alcune danze con una complessità musicale notevole. La prima Partita si apre con un Preludio abbastanza solenne. La Courante ha una struttura ritmica particolare: la battuta di 3/4 è suddivisa in terzine di crome. La conclusione è affidata a una Giga ove Bach si esprime in modo diverso dal solito e la scrittura per tastiera si avvicina per alcuni aspetti a quella di Domenico Scarlatti.

La Fantasia cromatica e fuga è un brano praticamente unico nella produzione per tastiera di Bach. A una Fantasia con andamento molto libero per tutta la sua durata, che fa pensare a una improvvisazione scritta su carta, segue una Fuga estesa a 3 voci. Il termine cromatico si riferisce all’uso frequente dell’intervallo di semitono o seconda minore, nella Fantasia e anche nella Fuga, dove è presente all’interno del tema. Da questo punto di vista il lavoro si inserisce nella tradizione delle Fantasie, Toccate e Ricercari cromatici del ‘600.

La musica di F.J. Haydn (1732 – 1809) è oggi nota in misura non troppo inferiore a quella di Mozart, con due eccezioni importanti: il teatro musicale e la musica per piano, ancora poco eseguita. Dal punto vista storico va sottolineato che Haydn, il compositore che più di ogni altro costituì un modello per il giovane Mozart, gli sopravvisse per più di un decennio, scrivendo cose importanti, le ultime Sinfonie, La Creazione, Le Stagioni. La Sonata in La bemolle maggiore Hob. XVI n.46 per piano risale agli anni attorno al 1770. La tonalità di la bemolle è abbastanza inusuale per l’epoca; il movimento lento è in re bemolle maggiore, tonalità ancora meno frequente. La forma è quella in tre movimenti con il primo veloce o moderato, il secondo relativamente lento, il terzo veloce. Il primo movimento è caratterizzato da uno sviluppo lungo, ove l’autore tocca varie tonalità, addentrandosi in regioni lontane secondo il circolo delle quinte. Come nelle Sinfonie e nei Quartetti, Haydn è compositore di grande fantasia, spesso con un pizzico di ironia, talvolta anche di più.


W.A. Mozart (1756 – 1791) compose la Sonata K.331 in La maggiore a Parigi nel 1778, insieme ad altre cinque Sonate, alcune delle quali altrettanto importanti. Questa Sonata ha una forma particolare: ci sono tre movimenti, ma al posto di un primo movimento in tempo allegro o moderato troviamo un Tema con variazioni, su una melodia dolce in 6/8; seguono un Minuetto e la Marcia turca, che è divenuto uno dei brani più noti di Mozart (un clima musicale relativamente simile lo troviamo nella sezione centrale dell’ultimo movimento del Concerto per violino in la maggiore K.219, scritto qualche anno prima). Anche Beethoven porrà un Tema con variazioni all’inizio di una Sonata per piano (l’op.26).

J. S. Bach
Partita n.1 in Si bemolle maggiore
Preludio – Allemanda – Corrente – Sarabanda – Minuetto I – Minuetto II – Giga

J. S. Bach
Fantasia cromatica e fuga in Re minore

F. J. Haydn
Sonata in La bemolle maggiore Hob XVI n.46
Allegro moderato – Adagio – Presto (Finale)

W.A. Mozart
Sonata K.331 in La maggiore
Tema con variazioni – Minuetto – Allegretto alla Turca (Finale)

L’ingresso è libero, si consiglia la prenotazione.

Data

Sabato 6 aprile 2019

Orario

17:00

Location

Circolo degli Artisti – Casa di Dante
Via Santa Margherita 1R – 50122 – Firenze


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